Un fior di loto emerge dall’acqua scura su uno stelo sottile, esibendo un cuore dorato e numerosi petali rosa. Circondato da foglie e da boccioli chiusi o in procinto di chiudersi, è rivolto direttamente verso l’osservatore. Il sacro loto indiano, Nelumbo nucifera, è una pianta acquatica perenne di colore rosa. Pankaja, nato dal fango, è un termine poetico in sanscrito che indica il loto indiano.
Sia come rappresentazione figurativa che come immagine poetica, il loto evoca la presa di coscienza del fatto che la vita nata nel fango, nutrita di materia decomposta, cresciuta in un elemento fluido e mutevole si apre radiosa allo spazio e alla luce. Il fango elemento fluido rappresenta le qualità più grossolane e pesanti della natura compresa la natura psichica. Il bel fiore dai molti petali è invece simbolo di quelle più delicate e splendenti, mentre il cuore dorato rappresenta il fulgore dello spirito.



I sistemi dello Yoga esoterico della tradizione indiana e tibetana rappresentano una sequenza di chakra centri energetici nel corpo sottile, come fiori di loto di particolari colori e con un determinato numero di petali. I colori e il numero di petali indicano la loro posizione nello spettro che va dal rosso al violetto alla luce bianca, mentre le loro energie corrispondono a quelle presenti nell’universo così come nell’uomo. I colori, le forme, le energie si manifestano attraverso la meditazione, il canto e la visualizzazione stimolata dalle immagini di Radha, Krishna, Buddha, dei loro occhi, delle loro mani di loto, oppure delle immagini di questo splendido fiore che cresce nell’acqua.
Tratto da: “Il libro dei simboli”, Taschen edizioni
REALIZZAIONE DEL CUSCINO LOTO A CURA DI ESSERENZA