In inverno il fuoco digestivo metabolico (Agni) adatta la sua funzione, ossia quella di trasformare il cibo, alle energie del cosmo.
C’è bisogno di mantenere un fuoco digestivo alto, poichè ad esempio è necessario supportare le funzioni dei nostri sistemi che si dedicano in maniera più efficiente a mantenere il calore corporeo, combattere con agenti esterni come batteri e virus,…,
C’è bisogno d’incamerare sostanze più nutrienti e che apportino energie dell’elemento terra: proteici dal gusto (rasa) dolce e pungente, e utilizzando nelle preparazioni erbe, aromi e spezie riscaldati come zenzero, pepe nero, peperoncino, aglio, cipolla, curcuma,…
Prediligere l’assunzione di alimenti ben cucinati, cotti in maniera leggera (preservando il più possibile vitamine e sali), ma ricchi di sostanze della terra, invece che crudi, permette al nostro sistema digestivo di fare meno fatica. Non dimentichiamo però di apportare anche se più saltuariamente di altre stagioni, verdure crude per assumere più efficacemente nutrienti come vitamine e sali minerali che altrimenti con la cottura perdono la loro afficacia.
Le insalate invernali possono essere assunte scegliendo tra la grande quantità di verdure fresche che i nostri campi offrono nonostante il freddo.
spezie per i cibi ayurvedici cavolo cuore di bue radicchio trevisano rapa bianca
Radicchi di tutti i tipi, rape, barbabietole, sedani, carciofi,…
In questa preparazione: due radicchi rossi, un gambo di sedano, 4 foglie di cavolo cappuccio cuore di bue, una rapa bianca, 4 cucchiai di semi, 6 noci, un pezzetto di zenzero, mezzo limone, olio di oliva, sale, salsa di soia tamari.
Il metodo di preparazione rispetta il principio sopra descritto caro all’Ayurveda, ossia agevolarne la completa digestione e favorire l’assorbimento dei nutrienti.
Allora é fondamentale utilizzare un condimento semplice, gustoso, ma molto utile a tale scopo, io faccio così:
– scelgo le verdure rispettando il più possibile il “criterio della pianta”: una foglia, un gambo o stelo, un fiore, un frutto, una radice o tubero (non per forza tutti insieme!)
– lavo e taglio le verdure cercando il più possibile di rispettare la crescita della singola verdura
– preparo il condimento in questo modo: spremo mezzo limone, aggiungo un pezzetto di zenzero tritato, olio d’oliva, un goccio di salsa soia tamari, sale e pepe tutto a piacimento e senza esagerare
– faccio marinare nel condimento la radice (in questo caso la rapa bianca) e il cavolo cappuccio tagliato molto sottile
– faccio tostare i semi oleaginosi e la frutta secca
– mescolo tutte le verdure insieme
A me piace pensare che la cura per le cose che prepariamo (e facciamo) entra nella loro sostanza e le trasforma per arricchirci.
2 risposte
Mi hai fatto sognare…
grazie mille!