“Una delle cose fondamentali, che non solo tu, ma tutti
devono ricordare è questa: qualsiasi cosa tu incontri nel tuo viaggio
interiore, tu non sei quella cosa.
devono ricordare è questa: qualsiasi cosa tu incontri nel tuo viaggio
interiore, tu non sei quella cosa.
Tu sei colui che ne è testimone: può essere il nulla, può essere la beatitudine, può essere il silenzio.
Ma una cosa va ricordata: per quanto bello e ammaliante possa essere ciò che incontri, tu non sei quell’esperienza.
Tu sei colui che sperimenta, e se prosegui senza
fermarti mai, il culmine del tuo viaggio sarà il punto in cui non ci
sarà esperienza alcuna: né il silenzio, né la beatitudine, né il nulla.
fermarti mai, il culmine del tuo viaggio sarà il punto in cui non ci
sarà esperienza alcuna: né il silenzio, né la beatitudine, né il nulla.
Non esiste nulla in quanto oggetto di fronte a te, solo la tua soggettività.
Lo specchio è vuoto.
Non riflette più nulla.
Sei tu.
Perfino i più grandi viaggiatori del mondo interiore
sono rimasti intrappolati in esperienze meravigliose, e si sono
identificati con esse pensando: “Ho trovato me stesso”.
sono rimasti intrappolati in esperienze meravigliose, e si sono
identificati con esse pensando: “Ho trovato me stesso”.
Si sono fermati prima di arrivare allo stadio finale, là dove ogni esperienza scompare.
L’illuminazione non è un’esperienza.
È uno stato dell’essere in cui tu sei lasciato assolutamente solo, senza nulla da conoscere.
Nessun oggetto, per quanto bello, è presente.
Solo in quel momento la tua consapevolezza, non più impedita da alcun oggetto, opera una svolta e torna alla fonte.
Diventa un’auto-realizzazione.
Diventa illuminazione”.
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2 risposte
Molto interessante. Mi piacerebbe capire e metterlo in pratica!
Cara Antonia l’unico modo è farne esperienza tutti i giorni, meditare, meditare e meditare…un caro abbraccio