L'arte di essere la propria essenza

Il tocco del massaggio ayurvedico

” Il massaggio è semplicemente un” tocco” per entrare in una nuova dimensione, attraverso la comunicazione e l’esplorazione. É cura

tra due persone, una attiva e l’altra passivo-ricettiva, che condividono gioia, amore, energia, affetto, attenzione e consapevolezza….

Rileggo dopo tanti anni la prefazione del libro  “Abyangam, massaggio ayurvedico”, del mio maestro di medicina ayurvedica Swami Joythimayananda, del massaggio ayurvedico lui dice:

 ” Il massaggio è semplicemente un” tocco” per entrare in una nuova dimensione, attraverso la comunicazione e l’esplorazione. É cura tra due persone, una attiva e l’altra passivo-ricettiva, che condividono gioia, amore, energia, affetto, attenzione e consapevolezza. Il massaggio è la più bella arte curativa esistente e crea le condizioni necessarie per la guarigione. È adatto a chiunque, ad ogni creatura, essere umano o animale, a chi sta bene e a chi è malato, ai giovani e ai vecchi, all’uomo e alla donna, alla madre e al figlio. Le piante sono sottoposte ad un massaggio naturale quando soffia il vento. Gli animali si leccano, si strofinano e si accarezzano tra di loro. Il massaggio è partecipazione reciproca con il corpo e con la mente: chi dà usa una serie di manipolazioni e di trattamenti sistematici, e chi riceve lascia che questa esperienza accada. Secondo me il massaggio ayurvedico è un ottimo tonico capace di aprire la via del benessere e dell’equilibrio psicofisico dell’individuo. Alcuni ai miei allievi e pazienti mi hanno detto che dopo il ciclo di massaggi, le loro relazioni sociali sono migliorate nel senso della comunicazione coi genitori, familiari, colleghi. Tanti hanno detto che la loro vita è cambiata in modo positivo, hanno risolto i loro problemi psicofisici, eliminato le barriere che si erano create tra loro e gli altri, rimossi i blocchi affettivi ed emotivi aumentato il numero delle amicizie, diminuito i bisogni e i consumi personali, e alcuni risolto anche i loro problemi nella sfera sessuale”. … “Io vivo con il tocco, che non è un lavoro e mi dà sempre gioia, e che durante la mia lunga esperienza è stata una grande scoperta, cioè un cammino per esplorare la vita che mi ha insegnato tutto:
la stabilità della Terra
la freschezza dell’Acqua
la purezza del Fuoco
il potere dell’Aria
la saggezza dello Spazio“.


Swami Joythimayananda, Acharya (maestro di vita), maestro di Yoga e Ayurveda

www.ashramjoytinat.it

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Elena Carafa

Elena Carafa

Fondatrice di Esserenza

Artista e designer
Terapista ayurvedica e Yoga
Operatrice in discipline Bio Naturali DBN
Reg. Uff. Reg. Lombardia n.29-2020/TA29

Ho imparato nell’esperienza delle cose che l’arte, come la intendo io, è quel momento che si presenta ogni volta che vogliamo afferrare la nostra essenza. L’arte per l’arte non mi è mai interessata, a me interessa la magia che s’infonde nella relazione essere umano, spazio, tempo, materia. Lo scopo finale è il processo, ossia conoscersi sperimentando, approfondendo e provando: è farne esperienza diretta, appunto, solo così si trasformano continuamente le nostre esistenze, sempre in nuove forme, come nel gioco spontaneo che un bambino può fare con un legnetto su una spiaggia.

Ho osservato e studiato molto i giochi dei bambini e come gli adulti vivono i propri ambiti di conoscenza e sviluppo di sé stessi; da queste osservazioni dirette ho delineato una modalità che applico in tutte le attività che faccio e faccio fare: cerco sempre di creare quello spazio magico dove possano avvenire processi trasformativi di significato. L’arte, le pratiche dello Yoga e dell’Ayurveda, così come altre discipline o tecniche diventano “ambiti”  dove possono realizzarsi tali processi.